Il giorno, accavalla le gambe alla notte
che siede all’opaco contorno di ieri
al rovescio di incanti sfrattati
di tratti mai disegnati.
Il giorno serpeggia, tra graffi di rovo
tra assi inclinati di pelle mutata.
Penombra di una lotta senza vittoria.
11 giugno 2017
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Un'espressione volgare è già di per sé spregevole; non mi sorprende che provenga da qualcuno che ne è parte integrante. La cosa più brutta è osservare l'approvazione dei seguaci che se ne compiacciono. Bisognerebbe praticare meglio ciò che si predica, invece di fingersi ciò che non si è.