Sarà placido sul letto
quello specchio della sera:
quando cala sul riflesso
del tramonto, oscurità.
Il suo viso nulla muove,
nulla teme dalle ombre:
solo gli ansiti di un cuore
che non sa della pietà.
Fresche mani hanno i salici
che si piegano alle onde,
che sussurrano motivi
di preghiere tanto amare.
Il suo viso non riflette
che la luce delle stelle:
nei suoi occhi neanche quelle
tutto il resto è oscurità.
Nulla muove sulla riva,
non dà voce qui la sera.
Neanche un grido di un uccello
per un’ alba che verrà.
29 marzo 2012
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