Il mio lungomare,il mio Paradiso
Sto quì con il mio Noël,
seduto su questa panca
davanti casa mia,
ad ammirare il bagliori rossastri
che emana il tramonto.
L'aria ruffiana,
che sa di salsedine e d'abbronzante,
spinge le onde
ad accarezzar la riva,
mentre gli ultimi bagnanti
stanchi ma allegri nel loro gioire,
abbandonano la spiaggia.
E rimango là, così,
a banchettare con l'immensità,
nello sguardo
che scivola lungo l'orizzonte,
a godere delle meraviglie
del mio angolo di Paradiso.
Là, resto così,
felice come non sarei
in nessuna altra parte del mondo.
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Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r