Il mio Natale

Vivo questo mondo d'illusioni
dove le menti astratte
restano pregi a divenir bontà
e non si avvedono delle loro paure
né della solitudine che le avvolge.
Là io, a subire il rimprovero
d'essere accecato dagli affetti,
vivo la mia prigione
in poesie che sanno da sè
di essere solo cartelle cliniche,
su cui i giorni emanano un vivere
oscillante tra ragione e sentimento.
E così soffio tra le parole
i miei aliti d'amore,
a spazzare le ombre d'attorno
e invocare giustizia al mio dire.
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Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.