Il mio poetare, la mia quiete

Guardo e scrivo e dico del mio dar d'attenzione a ció che ogni volta mi smentisce lasciando alla mente logorata dal partorir pensieri solo sconforto tormento e domande senza risposte come se questi fossero i sintomi di una mia malattia Orsú forza non abbiate timore fate a gara a chi per primo senza aver titoli di diagnosi mi accusa d'essere infermo nel mio Paradiso o in quest'Inferno E ringrazio te mare che ogni giorno purghi il mio vivere nel venirmi incontro con le tue onde sormontate di creste bianche a galoppare a fianco del mio pensare verso la quiete serva del nostro comun destino . Cesare Moceo poeta di Cefalù destrierodoc @ Tutti i diritti riservati