Il mio respiro impera

Dovrò decidere se sentirmi piuma
ormai affidata a crinale d’onda
oppure onda spessa che ora alza
e ora abbassa la superba cresta.

Il mio respiro impera,
annulla il tempo quale che sia,
fa schiava questa pelle calda
che a comando si distende e stira.

Il buio, aperti o chiusi gli occhi,
non cambia d’una virgola nuance
mentre mi accorgo che di lui
da parte ho messo ogni paura.

Poi, del respiro perdo ascolto
al primo prillo del cuscino,
al colpo di tosse intempestiva,
all’idiota attacco dei pensieri.

Nella mia gara contro il sonno,
ancora prima che io perda,
tento e ritento d’esser solo,
di risentire il suono di tamburo.

Tra poche ore, rasoio in mano,
non mi ricorderò d’aver fissato
né in una lacrima né in un sorriso
l’istante in cui sul serio vivo.

Anno di stesura 2008
(Tratta da “Appena finirà di piovere” (Global Press Italia 06/2010 – Pref. Angela Ambrosoli)