Il mio rifugio
"Togli le nuvole e l'edera dalle stanze dell'anima" (Cristina Gangale)
Non riesco a trovare
le parole giuste
per definire le ore di noia
in cui mi pervade
quell'immensa sensibilità
che mi conduce a ansie e lacrime
trappole d'oscurità di pensieri
tra le luci della solitudine
sfarzose volontà di vita
a improvvisarci sopra
e riempirmi l'anima
Siedo spesso e volentieri
a ridosso del mare
a sentirne la felicità nell'onde
Da quì mi sembra
di veder più vita
vittorie nel nitido orizzonte
con l'anima che si rinfresca
ai dolci soffi di brezze
quasi queste fosser ventagli
agitati da invisibili mani celesti
E resto così a leggere e pensare
a congiungere i miei pensieri
e a cercar di vincere
il tormento dei giorni
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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