Il Mistero dei Brutti

Chi sono i brutti, ti chiedi,
Nel labirinto di specchi distorcenti,
Sono riflessi di anime insoddisfatte,
Manifestazioni di dolori celati.

Vogliono forse il mondo invertito,
Dove l'orrore è bello e il bello orrore,
Incontrare sguardi che sanno penetrare,
O forse solo un po' di comprensione.

Dove sono, ti domandi,
Nascosti tra le pieghe dell'umano,
In mezzo alla folla, ma invisibili,
Sulle labbra di chi nasconde l'amaro.

Quando agiscono, è difficile dirlo,
Forse sempre, forse mai abbastanza,
Sono gli spettri delle insicurezze,
Che si muovono nell'ombra della notte.

Che cosa consigliano, chiedi tu,
Forse di abbracciare la propria bruttezza,
Perché nell'accettazione si trova la forza,
Di trasformare il difetto in bellezza.

Positivi o negativi, questa è la questione,
Ma forse è tutto più sfumato,
Come le tonalità di un tramonto,
Che lasciano spazio a molteplici interpretazioni.

Così il mistero dei brutti persiste,
In un'incessante danza di domande e risposte,
Forse la verità risiede nel comprendere,
Che la bellezza e la bruttezza sono solo concetti da sfidare.