Il naso magari
Sarebbe fattibile, dico io, bullonarti il naso, magari aprirti a voliera sette metri o due palmi di quella cosa; scaricare magari una risata, comiziare una cosa, fare una potatura di quei capelli. Ma la macchinazione come l'aratura non sono materie preferibili ‐ bloccare e blocchi per una pagina, né bianchi tumorali che preferisco ‐ pertanto farsi balcone, farsi aerostato, farsi vento come pane e rettificare la linea obliqua di quel camposanto che tu chiami naso, ma anche dell'altro ‐ che io qui non affermo ‐ perché saremo motorini d'acciaio, o cose che cadono tra Corleone, Foggia e perchennò anche Matera.
E tu sai cosa vuol dire. Che io non lo so. "Che i tubi, tutti i tubi, o sono da 12 o non lo sono". E censimenti opportuni a poi.