Il nobil servil omaggio
La gran Marchesa dai capelli rossi
in tarda età il mondo aveva lasciato
dorme ora nel suo avito nobile
sepolcro di marmorei busti marmi
colorati adorno e in alto troneggia
una equestre statua di un famoso
suo bis‐bisnonno condottiero prode
che con una man un bronzeo stemma
regge, triste qui guardo vedo e ripenso
oggi neanche un fiore povera Marchesa
ma tanti negli anni di rose rosse mazzi
di principi conti visconti duchi giovinastri
non già omaggio alla vetusta grazia tua
ma bensì ai pranzi luculliani che largivi,
or non ti rattristare che da che mondo
è mondo diffuso è questo agir servile
uno ti danno se san più di cento avuto
ed al dato zero dicon più non ti conosco
quindi sola non sei in questo amaro elenco
pensa dunque qui serena e stesa stando
al vecchio e saggio tanto popolare detto
che passata la festa pur son gabbati i Santi!