Il mio ieri
è stato come
una faticosa marcia
per arrivare ai confini
di un paese
non molto popolato,
un paese dove lasciano
i folli dormire,
per far crescere
nuovi sogni tra i viali
e sui prati;
qualcuno li ruba,
qualcuno li strappa,
qualcuno li cura,
qualcuno a guardarli
si incanta.
I folli al risveglio
non hanno memoria
dei loro sogni intorno,
guardano il cielo
e sussurrano un canto,
in un angolo scrivono
a mani vuote
parole segrete
nell'invisibile.