Il paese dei quadrati
Una sfida
alla non appartenenza
Il silente diniego
alla bellezza
Ho perso la tua storia
Bevendo dall'oblio
Il veleno che mi fa
altissima
e lontana
Una lama
la stabilità
Uccide
vicinanze altimetriche
Spirano venti di marmo
Mentre smetto i violini
Che crollano
da mare al cielo
Quel che risiede
è feroce delicatezza
nei denti di uno squalo
Il miracolo poi
è l' insorgere
Ricacciare il fallimento
sul canovaccio
del destino
Ho perso la tua storia
e ritrovato i miei demoni
Essi danzano
negli specchi
di questi mondi impossibili