IL PAGURO

‐”Piccolo paguro, tu che vieni dal mare,
potresti rivelarmi cosa porti nel tuo guscio,
che trascini su queste spiagge antiche e desolate?”

‐”Porto un po' di acqua che ha delle lacrime il sale,
porto la pazienza, la memoria e la tolleranza.
Vengo da lontano e ho visto quasi ogni luogo,
bisogna guardare più orizzonti
per trovare la voce del grande Creato,
che parla a tutti noi,
soltanto che siamo diventati sordi,
ci siamo allontanati gli uni dagli altri,
ma dobbiamo ricongiungerci
e scrivere quello che nel vento viene sussurrato;
le grandi verità possono essere dentro le cose
più piccole e nascoste,
non ci accorgiamo di tutto quel mistero
che si diffonde sopra e sotto il cielo”.