Il passaggio di gocce
Quel solo semplice filamento
d’informazioni lineari
replicate, sarà d’estate
che sparirà il passaggio
di gocce, per allora il talento
avrà mille voci e cento fari
su spille di luci disegnate
su ville e piazze. E il saggio
scriverà della prossima ora
del paradiso, il concerto
delle sirene sarà rinviato
al mese delle camelie
rosse, poi sarà l’aurora
ai confini del deserto
a svelare la sorte del fato
ancora appeso alle nenie
della notte e delle lotte
degli amanti col buio. Sonno
e veglia a cicli invertiti,
ripetuti inviti a raccontare,
eccolo il vuoto delle grotte,
l’ignoto delle rotte, quel cenno
per capire che diverremo detriti
e polveri magiche da alveare.