Il Pastorello, Pastore
Solitario
Pensieroso
Vagabondo
Rubato alle gioie
Della Vita
E regalato al dolore
Sempre allo sbando
Fra pianure
Colline
E Vallate
In compagnia dei cani Le creature dal manto
E della natura amica
Padrone dei solo pensieri
E dei sogni coltivati
Tra una fermata al fiume
E una all’ombra
Della quercia
Sempre in aspettativa
Che il giorno s’addorma
E che tarda a svegliarsi
Per stipare ricordi sognati
Vivi nella mente e nel cuore
Ma le notti sono fugaci
E svaniscono come nebbia
Al rituale nascere dell’alba
Che lo riconsegna alle dure
Battaglie del nuovo giorno.