Il Pazzo
E il pazzo credette di affogar se,
per un istante, la sua follia non poteva esternar;
lungo il buio fiume del centro città,
dava sfogo a quello che per lui di goliardico era da far.
Nell’ingenuo pensiero di far del male,
un piccolo fuoco andava spegnendosi al mare;
e la poesia da lui sfuggì rompendo
l’illusione ottica di un bel convento.
Il pazzo credette di morir se,
per un istante, la pazzia fermata vedeva nell’angolo zittir,
nascosta da cunicoli di malumore e lieve prefazione
dell’intarsio sbagliato e del pensiero celato.
Or dunque nulla più aggiunse al personaggio
se non del puro malcontento;
l’ombra vedeva inghiottir la luce candida dell’accompagnatore stanco del troppo inverno,
e nella solitudine del pensiero se ne andò ridendo,
con spine d’argento e coriandoli di vento.