Il Perimetro della Musica, Musa Oscura
"Chiudo i miei occhi, vedo la verità.
Una Musa oscura, l’entropia del suo tempo nell’entaxy del nostro Universo;
una nota, un anno sulla mia pelle,
adagissimo si tramuterà in rapido.
Accelererò il tempo rallentando la gravità,
variazioni agogiche parranno ai miei occhi;
ritroverò le radici della bellezza oscura,
niente intaccherà la mia eterea melodia.
Fluirà immutata sulla mia pelle,
scandendo il ritmo della mia nuova vita.
Udirò il timbro del nostro Universo,
gestendo la dinamica della mia realtà;
col Dio Chronos, il mio corpo plasmerò,
non la mia musica, l’armonia stessa immutata.
Materia oscura come musica sul mio tempo:
ogni ruga, ogni nota segnerà l’ascesa per ritrovarmi.
Sorvolerò le note confluire nel futuro,
vedrò le ali del nostro tempo.
Una vita nel vento interstellare soffierà;
per rivederti il mio cuore lambirà il perimetro della musica,
la vita stessa scritta sul nostro spartito suonerà. Volerà,
vincerà le dilatazioni spaziotemporali sul mio volto.
Un contrappunto si solleverà nella mente di Dio;
la mia vita: un brano da donare al mondo diverrà.
Le lancette del nostro orologio non seguiranno le distorsioni del tempo;
noi esisteremo, la musica continuerà!
Riapro i miei occhi, solo l’aria mi separa dall’Universo:
ti cercherò, mi troverò!"
Fabio Meneghella