Il primo giorno dopo la fine
Sola.
Ho preso la notte di tacite e infinite stelle
incartate di sogni
e l'ho trattenuta perchè non volasse via
troppo in fretta.
Sola.
Nascosta al cielo,
sotto un albero di parole sbiadite
in attesa di incrociare il tuo respiro,
effluvio d'amore esasperato.
Sola.
In un oblio d'ombre.
Il vitreo lume della luna,
tinto di lieve azzurro,
compare tra stracci di nuvole,
stesi ad asciugare lacrime
di un giorno troppo lungo per essere vissuto,
divorato dal suo stesso tempo,
cadenzato dal singulto
di un infinito pianto
e annegato nella disperazione di non poter tornare indietro.
Sola.
In balia del vento,
che soffia a disordinare il destino
e ad alzare le ceneri
di un amore consumato di ricordi,
disperdendo il cuore
come coriandoli in un dì di festa.
Sola.
A riempire col vuoto
lo spazio di un addio
sciolto in un abbraccio negato.
Come sposa di un sogno, resto qui.
Arresa, consumata
come pietra di fiume.
Nel primo giorno dopo la fine. Sola.