Il riflesso sfocato dell'ignoto

Sento che l'alba s'appoggia in silenzio
sulla mia pelle
e che ogni attimo di luce più intenso
è un sorriso freddo ad un buio
incipriato d'addio.
Si fanno specchio dentro di me
i sogni inventati tra le nuvole
e mentre il primo sole s'infila
tra le viti e gli orti,
lo sguardo spaventato della luna
affoga tra le geometrie
delle strade.
Vedo il mio volto sospeso
nelle sfumature del cielo.
Le rughe scalano tramonti
sconfitti
e dalle antiche radici di un orizzonte
penzolano stagioni chiuse
in valigia.
Anche l'infinito ha bisogno
del mio respiro.
Ed io che ho una vita
da lasciare alle stelle,
mi lascio incidere nell'anima
il riflesso sfocato
dell'ignoto.