Il sogno

Al finir di quella notte,
tra gridata baldoria,
vocii di sublime gioia,
sussurri di innata passione
bicchierate di fervida allegria,
da etanolici fumi inebrianti
stordito,
mi adagiai
sul soffice canapè.
Sovvenne, allora, l'amico Morfeo
che mi cullò armoniosamente
conducendomi
dove il sogno diventa reale
dove l'amore è vita
dove la serenità si respira
dove la felicità dura
un'eternità.

E là incontrai te,
o dolce venere,
desiderio della mia sensualità infantile
fata della mia voglia ardente
frenesia dei miei sogni più reconditi
affermazione delle mie attese
annullamento delle mie ansie
compimento della mia vera essenza.