Il sole non mi è mai stato così nemico
(Il sole al nostro talamo è nemico)
Distendi le dita sul mio volto amore mio
Custodisci la tenerezza del mio corpo
anche quando non sarà più mio
Fa che io chiuda gli occhi sul tuo volto
Mentre passa sulle mie vene un lieve strepitio
E li riapra nel buio caldo del tuo petto
che sarà giunta ormai l’ora dell’addio
ma tu rimani lì nel torpore delle coperte disteso
mentre io abbandono lenta il tuo giovane corpo indifeso
perché la luna invidiosa non ce la faceva più a osservare
due giovani che fanno della notte la culla del loro amore
resta lì amore mio
nel placido sogno di un giaciglio eterno accanto al mio
poiché il segreto ha continuato a farci la guerra
e non avrà fine, che con i nostri nudi corpi nella madre terra.