Il solito non saper... vivere

Me ne sto accovacciato

seduto sulla mia panchina preferita

tra le melodie della mia passione
e lo sciabordìo del mare

che mi da compagnia nei miei tormenti

con i sensi sollecitati
da una soffice dolce brezza mattutina

indaffarata a venerar se stessa
nel culto della sua frescura

e da certi rumori nell'anima

miei fidati amici

squarci di ferite già sanguinanti

che si risvegliano

nel pensiero assillante
di dover vivere ancora quest'altro giorno

nella confusione ch'esso dona alle ore

E la vita velocemente va

scorrendomi accanto
tra un'imprecazione e un pettegolezzo

nello sconforto della scontentezza

con la mente a trasformare i fallimenti
in eclatanti e esilaranti vittorie

dentro le solide quattro mura
che ognuno s'è costruito

nel suo solito "non poter/voler/saper"
... vivere
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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