Il Valore Della Vita

Son passati sette anni ormai,
ma il dolore rimane ancora lo stesso.
Mi ricordo quando mio padre
mi stringeva a sé
quando ritornava da lavoro,
avendo sempre per me un dono.
La mattina, uscendo presto mi rimboccava le coperte,
accarezzandomi il viso e baciandomi la fronte.
Nonostante la breve durata,
la bellezza di quei tempi rimane ineguagliabile,
fino al giorno di quella scelta maledetta
che segnò per sempre il nostro destino.
La crisi economica cominciava a farsi sentire,
così papà decise di partire in missione
per guadagnare qualcosa in più.
Verso sera il cuore cominciava ad ansare
la sua telefonata,
ascoltare anche un suo solo ciao
mi faceva intravedere il paradiso,
la lontananza spariva ed esistevamo solo io e lui.
Il tempo trascorreva veloce,
con esso aumentava sempre più il desiderio di riabbracciarlo,
fino a quella notte del 17 Novembre,
quando una telefonata distrusse per sempre la nostra vita.
Mamma rispose con ansia, poi subentrò un silenzio vuoto,
fino a quando vidi dagli occhi suoi scendere due lacrime
che significarono più di mille parole,
Papà era stato ammazzato.
Ha donato la sua vita
per il simbolo della patria, per i suoi valori.
Da allora insieme al dolore un dubbio mi lacera l’anima:
pongo l’occasione per chiedere al Buon Dio
e a tutti voi:
Ma davvero vale la pena sacrificare la propria vita,
quando di Essa non si ha ancora conosciuto la sua vera bellezza,
è quasi come donare un oggetto di cui non si conosce il vero valore,
alla fine rimane un sacrificio che arreca
solo un dolore inguaribile nell’animo
di chi è costretto a riceverlo.
Addio papà!