Il vento delle Veritá
Esiliato nel mio soffriree chiuso nel mio narcisismo mi specchio nel torpore del viverechiedendomi cosa di diverso potrei essere io adessoquando nel mistero di questo mondovive il male e il suo degenerareE mi rintano nel mio scrivere benedetto dalla solitudine e con il corpo vezzeggiatonella certezza della sua inutilitàcol vento delle mie Veritáche soffia freddo e silenziosonei sentieri dell'esistenzain un alternarsi di luci e ombredove tutto s'inasprisceanche le rughe dell'animaCon i cammini che si incrocianosi perdono si ritrovano in motivi che hanno più di un significatoe intrappolano le personenell'utopia di una felicitàche entri da una portaappositamente dimenticata apertaE mi sento dentro una musica che si ascolta ma non si suonain cui ogni ripudio delle notegenera solo miseria e fango.Cesare Moceo poeta