Il vento muove le foglie attaccate
ai rami,
paiono salutarti,
così maestosi,
giganti buoni,
tante mani protese
per un abbraccio solidale,
noi e loro, de‐urbanizzati
e de‐forestalizzati
sangue e clorofilla
anemizzate nel pallore
di un viso
o di un tronco secco estinto
nel cemento,
una stretta di ramo
e un arrivederci.
5 luglio 2015
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Da soli si viaggia benissimo, non c'è mai nessuno che all'improvviso ti aziona il freno a mano.