Il viaggio

Scoprire che uomini siamo gli oracoli che dobbiamo ammirare chiederci cosa è il mondo e credere che nulla accade per caso nella nostra eccedenza della libertà dell'etica che regola i bi‐sogni proibitiMi sento alla mia etàcome una nave che ha raggiunto il suo porto dopo che solitariae in balìa della tempesta ha compiuto la sua più lunga e tormentata traversata E son felice d'attraccare al molo del mio viverecon il cuore irradiatodei flutti impetuosi che hanno accompagnato nel mio viaggioi momenti di passione e d'irae bagnano adessoi miei attimi d'alleluiaE non importa quante volte cerco ancora di nascondere il mio istintivo odioper ogni rimpiantoper ogni silenzioCombatto il perderminel vuoto del mio negarmi cercando utili colloqui con i miei sogni ad occhi apertinei quali lenisco dolori e tormenti nel dare sostanza al mio direMi sento fortunato nel sentirmi discepolo della vitauomo vulnerabile nella vulnerabilitá dell'umanitádegno della dignitá che mi distinguenella claudicanza che non é zoppìa E mi diletto in queste nobili notti d'inverno che accompagnano le mie delusionial loro crollare spinte a frantumarsi sui miei giacigli.Cesare Moceo poeta di Cefalù destrierodoc @ Tutti i diritti riservati