Ilarità e oblìo (Ferragosto)
Anche quello di oggi è,
come ieri
e quelli precedenti,
un giorno
di bieca solitudine,
dove allegrie immaginarie
arriveranno
e se ne andranno,
portandosi appresso
ogni memoria
e lasciando al domani
questi effimeri versi.
E sentire nell'anima
il gusto dolce
delle emozioni più vere,
alle cui nudità
s'appigliano prepotenti
le passioni più forti.
Là, essenze di tristezza,
nella povertà degli ultimi,
esalano meste
tra gli ardori delle debolezze
e spargono svezzate
fluidi di vita e di peccato.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r