Immaginavo
Le brumose stelle portarono il mio interesse a quel libro.
Immaginavo i suoi sospiri, lo vedevo piangere.
Chiudevo gli occhi,
lo immaginavo che rincasando alla sera
davanti alla porta balbettava con la luna,
denunciando al vento le sue incapacità.
Muta, andavo lui incontro che,
temporeggiando, mi donava il suo sorriso
fatto di amore giovane
ed io mi smarrivo distraendomi
come quando il cielo s’apre alla vita
donando, con lietezza rassicurante,
la mia bocca colma di parole:
sei un poeta mistico e primitivo
sei un’idea intricata della mia fantasia
sei un sibilo nelle mie stanze quando le porte sono chiuse
sei un rischio da pagare quando i decimali zoppicano
sei labbra colme di racconti
che sfumano come baci.