Impareranno le mani semplici gesti,
il tepore dei giorni sereni
da intrecciare all’edera della speranza.
Scriverà lettere sincere la voce,
parole nuove da consegnare al vento
mentre il silenzio ci insegnerà ad ascoltarle.
Impareremo l’assenza e il dono dell’attesa,
capiremo che la solitudine è terra da coltivare
per far fiorire i nostri stessi rami.
Impareremo a proteggere
il respiro di ogni creatura.
Impareremo la strada di casa, ora
o mai più.
10 maggio 2020
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Il poeta e' prima di tutto un baluardo, un riparo, un argine contro il dilagare della barbarie. E' una fortezza eretta in opposizione alle miserie dell' apparenza, il colosso chiamato a sovrastare le scelleratezze dell' indifferenza.