In aria d'oltre

A dire quanto questo nodo è affine 
luogo degli occhi liquidi di cera
dal solco dell’anello si fa sera
col fiato lungo d’anima alla fine.

E si drappeggia verbo alle terzine
asole al sole della gioia vera
nel lume della mente è primavera
d’unico viaggio sfibro ballerine.

Dove saresti dimmi aperta coltre?  
Fino a domani riparando dentro
lingua, lima indelebile di voce

dei sogni dove sei sorge la foce
intima del mediastino e più al centro 
materia senza tocco in aria d’oltre.