In ascolto
In ascolto
A Eugenio Montale
Dunque nulla di nuovo da questa torre
dove si elucubra senza ascoltare
e sui poeti cala il buio della notte.
Non chiediamo la parola che salvi
siamo i sicari della nostra morte
prigionieri di una nuova dannazione.
Ospiti di un flipper impazzito
fra poco non ci capiremo più
assuefatti ai megabit ma orfani
di un cielo in cui tacciono le stelle.
Donerà nuovi segni l’orizzonte?
Muta l’attesa all’ombra della sera
quando più non volano le rondini.
Forse ciò che serve è un altro inizio
ma stavolta, vi prego, restiamo
in ascolto, senza veli o argini.
Forse qualcosa si potrà decifrare.
E di nuovo adagio tornerà
a sorprenderci la vita.