In calici del vento
forme al confine con le nostre
aria e materia
tutt’uno imperturbabile
si librano
al tempo ritrovato
libere
dalle afasie del vuoto.
Scaliamo le montagne col pensiero
meraviglia d’essere in due "qui"
antipodi riuniti in foci azzurre
a un sole esteso
che asciuga le paure.
Che ci trattiene dal cadere.
4 aprile 2018
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