In direzione ovest
Qui si innalzò
il freddo delle distanze, precisa
mutilazione di pezzi di vita.
Chilometri e chilometri
di sguardi persi,
si sparava agli slanci, qui
si abbatteva la libertà
il pane buono, il viaggio.
‐La donna ha confessato
ha mangiato zucchero del nemico,
avrà una nuova identità‐
Viaggi, quanti finiti
in brevità, col volto raggelato
dal compagno fratello
e ogni radice tagliata.
Ne raccontava la rosa deposta
sul muro, un’asola rossa di sangue.
Quel profumo di morte
infine ha stremato le guardie
di novembre ‐mani traccianti,
ognuna afferra la sua chiave
di fuga, scheggia la pietra a presidio
di terrore e tristizie.
Si apre la prima breccia,
tutte le altre frantumano il silenzio.