Tetre impudenze miste a sprezzanti noie sprizzano veritiere da sguardi fugaci defilandosi quasi furtivamente tra mormorii di voci e tramestii di passi Luci intermittenti al limite dell'oscurità comunicano alla calca scarlatta la violenza di odiose nature che nasce e cresce dimenandosi nelle stupefacenze sfatte d'indegnità riflesse su visi abbronzati di veleno.Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati
13 dicembre 2019
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