In ginocchio
Ho contato ad uno ad uno tutti i lunedì,
come grani di un rosario in attesa di una grazia.
Avrei voluto vivere in ginocchio,
al tuo fianco,
con la devozione che il mio amore voleva donarti.
Invece come pellegrina ho implorato mille volte,
strisciando a lungo ai tuoi piedi,
con una veste tessuta di speranze e lacrime
che si è disfatta all'ennesimo rifiuto.
Sono rimasta nuda come un verme,
esposta al vilipendio di chi ho immeritatamente amato.
Preparo una valigia con mani tremanti,
piego abitini estivi per amori che mi mancheranno:
i soli che meritano ormai la mia sofferenza.
Ho conosciuto l'inferno qui,
cosa potrò aspettarmi di peggio di là?
Vorrei saper lasciare a chi lo merita,
la speranza di una vita migliore.