Dalle misere consolazioni che
mi trattengono mi scollerei
consumandomi
a smarrire il tempo come arte, avventura,
sentirne sciogliere il limbo sotto dita
di ubriache intese, quando, ripetutamente
contratto e disilluso il battito,
gonfio di passive assenze,
riprende ritmo ad un passo o poco più
dalla tua vivida figura.
22 marzo 2012
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