In memoria
Il mio ricordo si perde in quell’autunno
Quando ebbri di giovinezza
Ci trovavamo insieme a quel raduno
Alberi novelli con incisi in cuore
Gemme di foglie e fiori
Petali di sogni intonsi
Turgidi e fulgidi affogati di colori
Essere o non essere
T’amo o pio bove
Vibrava di note cristalline
Il timbro della voce
Nei brani più impegnati a declamare
I suoni arditi e la dizione
Prima un caffè però per darci forza
Nella piazzetta vicino all’auletta
E poi insieme a penetrar la notte
Negli antichi meandri cerebrali
Di una città preziosa e ombrosa
Sentendoci protetti e più sicuri
Raccolti dietro vecchi muri
Con i vetri appannati degli scuri
Sfamandoci in bettole a carbone
Di torte e farinate e vino bianco
E andando lieti a gorgheggiar
Negli anfratti di ogni piano bar
Fino a strizzare l’occhio all’alba
Con la macumba della cucaracha
Ad ogni curva nella vettura pazza
Ma il vento sfoglia lesto il calendario
Di un vecchio film americano
E i fogli vanno come sabbia al vento
Qualcuno oggi si ritrova grigio
Qualcuno si è disperso suo malgrado
E purtroppo non è più tornato