In memoriam (ad Ahmed, mio fratello)

Amò la Francia
il poeta
ma non era francese:
era cittadino del mondo
e della vita.
Amò la Francia
si chiamava Ahmed
era un nomade del deserto,
non era francese;
non aveva più patria
era cittadino del mondo 
e della vita: i versi
suoi
un giorno incendiò
e poi si gettò giù
da un dirupo.
Amò la Francia
si chiamava Ahmed
era cittadino del mondo e della vita.

                                          = Autocommento =
"Gente strana davvero, i poeti", dice lo stesso poeta; "van sempre giuocando con le parole, corrono dietro ai sogni e a volte rincorrono le utopie come un bimbo rincorre un aquilone, sono soggetti ai mutamenti repentini e infingardi del loro cuore...si beffano di tutti e di tutto; "gente strana, sì, davvero: un giorno li capita di prendere a calci nel culo la vita, il giorno dopo prendono calci nel culo dalla vita (ma il loro deretano sarà abituato, poi, a prendere quei calci? Chissà!)...Poi la baciano, la guardano dritta in mezzo agli occhi, la amano come fosse una puttana da quattro soldi!". Ahmed era un poeta: fratello del poeta!