In nomine Fabo

Casomai la malasorte
si accanisse sul mio corpo
sarei costretto (d)allo Stato
a dipendere dagli altri,
più o meno come quando

‐ero un bel pupo

Solo che non potrò sgambettare allegramente
quando mamma mi cambierà il panno
e non potrò farle ciao ciao con la manina 
e nemmeno le sorriderò
ma il perché non te lo spiego,
immagina...

di avere magari la mente lucida
e perciò i sentimenti più vivi che mai,
immagina di non riuscire a sopportare 
un simile martirio 
‐il cuore che batte come un tempo 
ormai perduto, come quando eri carne 
e non l'avanzo

Immagina di ricordarti
magari ogni santo giorno
a quanto era bello 
quand'eri un bel pupo soltanto

Immagina di riuscire 
ad accettare tutto questo
con serenità,
infine immagina di non riuscirci
di voler morire del tutto

‐Staccate la spina‐

e morire per morire 
che almeno possa morire in patria.