In Quiete

Dove s’incamera tutta l’aria sospesa che hai mescolato a mari e trasfigurazione?
Come si chiama il vicolo che incorona il tuo passo?
Dove hai collocato il gelo che fa il tuo nome dopo averlo pronunciato?
E in che lingua hai tradotto il canto del cuore che non ascolti più?

Se per favore puoi, attingi dal tuo ricordo,
non reprimere la rivolta dei tuoi pensieri
e immedesima le parole nello spirito.

Sarà come vivere, il vivere vero,
quello che ti limiti a desiderare.