In sella ad un cavallo bianco
In sella ad un cavallo bianco
mi avviai dall’alba verso il giorno
per poi, oltrepassate le colline,
con un inchino salutar quegli anni,
gli stessi che ora chiamo giovinezza
e che allora non avean nome.
Scendendo di gran fretta a valle,
a lungo mi fermai nei verdi angoli,
poi cercai il mare e sazio di emozioni
mi abbandonai al suo perenne abbraccio.
In seguito, odorai di uomo
e mi tuffai nei fiumi dell’amore.
Conobbi pure i duri labirinti
a prima vista di città qualunque
solo che quelli eran del Meridione
così che mi inventai nuovo Teseo.
Intanto che la vita andava avanti,
che i chilometri me li bevevo tutti
tra gli insistenti sguardi al mio futuro
e le carezze del passato prepotente,
ahimè ho smarrito il filo portentoso
e quel cavallo non l’ho più trovato.
*
2008
Tratta da “Appena finirà di piovere” (Global Press Italia 06/2010)