In verità non apparente

Il silenzio mio 
si sta inspessendo
via via che s'ispessiscono 
i palmi delle mani
da quando ho preso a lavorar la terra 
facendo spallucce alle unghie sporche 
ché tanto l'acqua poi le pulisce 

e se mai l'acqua dovesse fallire
sarà la scusa per tagliarle tutte
risolvendo anche l'ultimo 
dei miei problemi 

Si sta inspessendo 
questo silenzio mio
nato a denti stretti 
il dì che un chiasso disumano
mi schiacciò il cuore 
contro spigoli di rose gialle
colte apposta per l'occasione

Non persi sangue però
me lo tenni tutto per me 
a naufragarmi meglio
e potevo almeno gridare 
preferendo invece starmene zitta 
più per orgoglio che per altro 

o forse perché sapevo 
che a spiegarlo
il dolore
lo si perde di vista
e poi non c'è più tempo 
per soffrire come si deve

Ed è così spesso 
questo mio silenzio
che talvolta mi conduce 
lontano mille anni da quel dì
così che quando a capo chino 
contemplo la frenesia delle formiche 
o il dimenarsi dell'erbetta 
al vento freddo di novembre, 
mi sento come fui prima di allora 
e tale e quale ancora sono
ma in verità non apparente.