Incomprensioni
Il fulmine è la stampella del tuono,
nubifragi d'odio,
schizzechea di perdono.
Morire d'amore è disoccupazione,
tris di donne, senza cuori,
full di vagabondi davanti a una stazione.
Piedistalli divaricati, a calpestare
equilibri modificati
dall'insostenibile leggerezza
del masticare.
Proprietà privata,
serenate di gatti
dinnanzi all'uscio di una vedova
dimenticata.
Quotidiani del giorno dopo
a predire un passato
privo di qualsiasi scopo,
rami depredati
dall'autunno in calore,
fogli posseduti
dall'incapacità di comunicare.