Incroci d'effimera naturalezza
Sguardi sotto le ciglia
torvi
parvi di felicitá
nelle strane espressioni d'occhi
raccolti tra le rughe imposte dalla vita
Gioie e dolori
a creare incroci
di naturalezza effimera
sentimenti di cuori angustiati
imbarazzati dal non aver più amicizie
che cercano con affanno
àncore di salvataggio
in ricordi d'armonie già vissute
che nulla può distogliere
dal plagiarne il vedere
ebbrezze già finite
spasimi d'odio
a travolgere il ritmo mutevole
dei pensieri e delle passioni
che in sé si conchiudono e si placano
e al di là di esse le verità dell'anima
volutta' morbose
e tormentati pervertimenti dei sensi
traspaiono
attraendo eccitanze e oscurità non riconosciute dalla coscienza
E così " l'aria si incendia in splendori quasi irreali di luci e di tinte quando il giorno tramonta "
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Cesare Moceo poeta di Cefalù