Stanze ottogonali si aprono e si chiudono
dinanzi ai miei occhi, che volano rapidissimi
in vortici di colori frattalici ed opalescenti,
interminabili cascate di gemme e terrore.
Interminabili e contorte figure si stagliano,
policromiche e cangianti gigantesse,
madri di incubi e orrori multiarticolati
dalle lingue prensili e appiccicose.
Spirali ascendenti di ossessioni
e paranoie che pulsano isolate
ed autoefficienti, come cuori
di un unica creatura di terrore.
13 marzo 2015
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Ti voglio tenere la mano, mi chiedi perchè? Tu sei sola come lo sono io, ma in un modo del tutto diverso. Quindi se ognuno prende un pò di peso della solitudine del altro, forse, riusciremo a sorridere.