Poesia
Incubo numero I
Stanze ottogonali si aprono e si chiudono
dinanzi ai miei occhi, che volano rapidissimi
in vortici di colori frattalici ed opalescenti,
interminabili cascate di gemme e terrore.
Interminabili e contorte figure si stagliano,
policromiche e cangianti gigantesse,
madri di incubi e orrori multiarticolati
dalle lingue prensili e appiccicose.
Spirali ascendenti di ossessioni
e paranoie che pulsano isolate
ed autoefficienti, come cuori
di un unica creatura di terrore.