L'orgoglio di essere sempre me stesso povero a capire meglio l'Umanita' a condividere i bisogni e accettarne i disagi nella memoria. di un'infanzia ancora viva nell'inconscio nutrito dai dolori E sognare rottami inerzie. del cuore come stelle intriganti e luminescenti a fissarmi senza sguardi a risvegliare i sentienti e lasciarsi andare alla felicità. cesaremoceo diritti riservati Segnala abuso
6 ottobre 2015
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Ti guardo e mi perdo in voglie che graffiano il cuore