Così a mezz’ombra
si fa largo, nitida coesistenza
di tatto con memoria.
Goccia il legno rubino
due punte di dolce allo stabat,
la mandorla profuma
nodo del giugulo
mentre i tetti si spengono
e dentro: una sola cosa
creta e seta, la gioia
in oggetti senzienti
prolassati polimeri
traslati in un gesto poi caro
al risveglio, dalla resina muta.
24 settembre 2019
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