Inno proletario

Potente Iddio
‐ noi ti adoriamo.
Tu che esalti la fantasia in giochi sfrenati
‐ noi ti adoriamo.
Tu che ci regali una pace di zolfo e di follia
‐ noi ti adoriamo.
E fiumi di merda e capitalisti con pance
senza fondo
‐ noi ti adoriamo.
Tu che vegli nelle nostri notti insonni
e ci entri nelle vene
dall'ago della siringa arrugginita
‐ noi ti adoriamo.
Potente Iddio noi ti adoriamo
per le nostre figlie prostitute
e le nostri madri sfatte.
Per i nostri padri impotenti e burberi
che non ti conobbero.
‐ noi ti adoriamo.
Per le loro bestemmie a mezzalingua
con tre litri di vino addosso
‐ noi ti adoriamo.
Per le nostre bestemmie
che non riuscivano
mai a colpire
‐ noi ti adoriamo.
E le loro botte per aducarci ad adorarti
‐ noi ti adoriamo.
Potente Iddio
noi ti ringraziamo
per tutte le giaculatorie recitate, i cordoni baciati,
le mani umidicce, piene d'anelli.
‐ noi ti ringraziamo
per i tramonti e il sole e la pioggia
che ci infradicia.
‐ noi ti ringraziamo
per le nostre reti leggere e la ferrovia
e le nostre baracche di eterni
terremotati
e le nostre vecchie eternamente vestite
a lutto
ed i loro saggi silenzi...
‐ noi ti ringraziamo
del nostro pane
azimo quando c'è;
della buona maledetta terra
coltivata a sassi
e del nostro sudore.
Della fabbrica, la miniera,
le mani di grasso, la silicosi
e della nostra rabbia
scoppiata in corpo.
Per la scoliosi di Teresa.
Per l'indifferenza degli altri.
Per lo sventurato amore
‐ piu' grande di Te ‐
di due nanerottole mostruose
in una corsia d'ospedale.
Per tutte le tue creature
ma sopratutto
per i pidocchi ed i vermi
solitari.
‐ noi ti ringraziamo
per la nostra pelle
nera
per la Coca Cola
le vetrine e generali
i manganelli, le pallottole e le sbarre
dei manicomi
e il cazzo
del padrone
e la lib&rtà
‐ grazie signore iddio grazie
di suicidarci.