Insegnami ape della tua fatica
e dare del tuo dolce, della vita.
Dono per gli altri
che ti ricorderanno
nella carestia dei morti affetti.
Insegnami formica la lungimiranza
e tu incisore qualcosa da inventare;
vicende da narrare a poco prezzo
o il vezzo d’una ennesima poesia…
Dar tutto via in una bancarella,
compreso il filo che mi tiene al fato.
Distanza incerta fino all’altro capo,
ove scoprire se lega un altro polso
oppure un masso
con sopra un gran bel teschio.
30 aprile 2007
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