Che luce tua s’insinui
nell’intarsio
di polsi bianchi e nocche
nella pila del vento
nel senso verso
e inverso.
Lieve, prema
entri, fregi
nel mulino d’aceri
giardino della fisica
delle molecole.
Piena, nel covo
del disordine
sulle forme assonanti
sull’incavo del verbo
a lingua sciolta.
6 aprile 2017
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